Vuoi reagire a questo messaggio? Crea un account in pochi click o accedi per continuare.
[RECENSIONE] WHAT DID I DO TO DESERVE THIS, MY LORD 2?  30kvgc1
Ultimi argomenti attivi
» Ciao a tutti
[RECENSIONE] WHAT DID I DO TO DESERVE THIS, MY LORD 2?  EmptyMer Gen 09, 2013 6:59 pm Da raffaele43

» NUOVA SEZIONE AGGIUNTA
[RECENSIONE] WHAT DID I DO TO DESERVE THIS, MY LORD 2?  EmptyLun Ott 29, 2012 9:41 pm Da Bot

» Curriculum
[RECENSIONE] WHAT DID I DO TO DESERVE THIS, MY LORD 2?  EmptyVen Ott 26, 2012 2:58 pm Da raffaele43

» Mitologia Egizia
[RECENSIONE] WHAT DID I DO TO DESERVE THIS, MY LORD 2?  EmptyGio Ott 25, 2012 5:26 pm Da raffaele43

» Mitologia Greca
[RECENSIONE] WHAT DID I DO TO DESERVE THIS, MY LORD 2?  EmptyGio Ott 25, 2012 5:05 pm Da raffaele43

» Clementino & Fabri Fibra - La luce
[RECENSIONE] WHAT DID I DO TO DESERVE THIS, MY LORD 2?  EmptyGio Ott 25, 2012 4:51 pm Da raffaele43

» Linkin Park - Castle Of Glass
[RECENSIONE] WHAT DID I DO TO DESERVE THIS, MY LORD 2?  EmptyGio Ott 25, 2012 4:37 pm Da lucamister

» Presentazione lucamister
[RECENSIONE] WHAT DID I DO TO DESERVE THIS, MY LORD 2?  EmptyGio Ott 25, 2012 2:59 pm Da raffaele43

» Che ne pensate del forum?
[RECENSIONE] WHAT DID I DO TO DESERVE THIS, MY LORD 2?  EmptyMer Ott 24, 2012 6:22 pm Da lucamister


[RECENSIONE] WHAT DID I DO TO DESERVE THIS, MY LORD 2?

Andare in basso

[RECENSIONE] WHAT DID I DO TO DESERVE THIS, MY LORD 2?  Empty [RECENSIONE] WHAT DID I DO TO DESERVE THIS, MY LORD 2?

Messaggio Da raffaele43 Ven Set 09, 2011 11:39 am

[RECENSIONE] WHAT DID I DO TO DESERVE THIS, MY LORD 2?  10032610

Giunta quasi alla fine del suo ciclo vitale, PlaystationPortable, nonostante le critiche indirizzate a Sony da più parti, può vantare una serie di esclusive di primo piano, giochi particolari e che hanno saputo portare una ventata d'aria fresca al settore, in ambito portatile ma non solo. Pensiamo a Jeanne D'Arc, al trittico dei Patapon ma anche, in maniera meno mainstream, a piccole gemme come quelle made in NIS, da Z.H.P. Unlosing Ranger all'impronunciabile What did I do to deserve this, My Lord?, di cui ci apprestiamo a recensire il seguito, da poche settimane disponibile anche in versione retail, dopo essere sbarcato sul PSN da ormai un anno.

Helping Badman
Come spesso accade quando al timone c'è Nippon Ichi Software, parlare di trama è quasi del tutto superfluo, visto che il titolo è un crogiuolo di nonsense, freddure e giochi di parole, figlio di uno dei gruppi di sviluppatori più fuori di senno dell'attuale scena videoludica. Come per la stragrande maggioranza dei punti che affronteremo in questo articolo, una rilettura della recensione di Spaziogames aiuta: nel gioco impersoneremo un dio malefico, invocato da un altrettanto crudele signore degli abissi, in cerca di qualcuno che gli tolga di torno tutti gli avventurieri della domenica, i quali, in cerca di gloria, si avventurano in ogni dungeon pur di scovarlo e porre fine al suo regno di terrore. Togliete ogni velleità di raccontare una storia un minimo credibile, aggiungete tonnellate di ironia e di auto-referenzialità e un continuo dileggio degli standard che il genere dei giochi di ruolo ha imposto al pubblico da oltre vent'anni a questa parte e avrete l'essenza di questo seguito, o almeno della sua parte narrativa.

A capo della catena alimentare
Se si eccettua la presenza della Chamber privata di Badman, nella quale sbizzarrirsi in ogni tipo di esperimento per affinare e rendere le nostre truppe un'armata invincibile, e qualche nuovo mostro (dai nomi impronunciabili come da tradizione), il gameplay è rimasto praticamente immutato rispetto al prequel, uscito due anni e mezzo fa, e questo, a seconda dei punti di vista, potrebbe rappresentare la miglior virtù piuttosto che il limite più grande di questo secondo capitolo made in NIS: le meccaniche di gioco difficili da digerire, un tutorial lacunoso (e con alcuni capitoli bloccati all'inizio del gioco), un livello di difficoltà che riporta le lancette indietro di almeno 20 anni, quando finire un gioco di questo tipo era una cosa di cui vantarsi e non la normalità, ma anche allo stesso tempo una profondità incredibile, un sistema che offre grandi soddisfazioni a chi riesce, con pazienza, a padroneggiarlo. Insomma, c'è tutto quello che c'era, e nessuno ha pensato né ad abbassare il livello di difficoltà né a offrire variazioni consistenti sul tema, riproponendo con coerenza, ma anche con un pizzico di pigrizia, una formula che non avevamo esitato a definire di nicchia già in sede di recensione del primo Badman!.
Far propri i meccanismi che regolano la catena alimentare alla base del titolo non sarà semplice, ma, d'altronde, il gioco è leale nella sua estrema difficoltà e, anche nei momenti che più si avvicinano alla frustrazione, restituisce sempre l'impressione che esista una via d'uscita la quale, in genere, passa per un trial and error nel quale dovremo impiegare tutta la materia grigia a disposizione. Il resto lo fanno il limitato numero di picconate che potremo dare, il tempo (invero molto esiguo, anche più del primo episodio) che intercorre tra la nostra prima picconata e l'arrivo degli eroi all'ingresso del nostro dungeon e l'ibridazione con dinamiche tipicamente puzzle, derivate dalla possibilità di piazzare Badman nel punto che riteniamo più inviolabile del nostro dungeon e dal creare un percorso obbligato per gli avventurieri, costringendoli, di fatto, a venire a contatto con il nostro simpatico bestiario. Giocare a questo titolo, come anche al capostipite, è un esercizio che richiede dedizione, una buona quantità di tempo e certamente la pazienza di digerire un gran numero di sconfitte, necessarie a padroneggiare al meglio tutte le sfaccettature che il prodotto offre, che, si badi bene, sono necessarie e non accessorie. Questa è una differenza da non sottovalutare, soprattutto per l'utenza portatile: molti titoli offrono una abnorme quantità di contenuti, ma molto spesso solo una parte di questi è di fondamentale importanza per arrivare ai titoli finali. In What did I do to deserve this, My Lord 2? non vedrete mai la fatidica scritta The End se riterrete di lasciare per strada anche solo una delle sottili dinamiche di gioco, con tutto ciò che ne deriva.

Il passato che ritorna
Potremmo saltare a piè pari l'usuale paragrafo dedicato agli aspetti tecnici: esattamente come da copione, anche questo secondo episodio tralascia clamorosamente (e volutamente, come altri della stessa softco prima di lui) ogni lustrino grafico, proponendo un adorabile aspetto da produzione 8-bit della seconda metà degli anni '80 che, se mantiene uno stile inconfondibile, colpisce meno della sua prima uscita in assenza dell'effetto sorpresa.
Medesimo discorso per la colonna sonora, inclusa per dovere di firma ma del tutto insipida e, anzi, ripetitiva già dopo 4-5 ore di gioco, tanto da incitare ad abbassare il volume e risparmiare batteria.
Eh sì, perché la batteria della vostra PSP, se vi lascerete sedurre da questo piccolo (ma grande) gioco, andrà inevitabilmente incontro ad un tour de force, indici di valori di giocabilità e longevità decisamente sopra la media.
Eppure, in chiusura di recensione, non possiamo non sottolineare nuovamente come questo sia un prodotto difficile, diverso, non troppo adatto a sessioni di gioco “on the go”, di certo non per tutti.
raffaele43
raffaele43
Founder
Founder

Messaggi : 276
Punti : 6900

https://reaxfull.forumattivo.it

Torna in alto Andare in basso

Torna in alto

- Argomenti simili

 
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.